  | In concreto supponiamo di collegare i 
modem alla 
linea telefonica, intesa come una 
  rete di telecomunicazione (in inglese 
  PSTN, Public
  Switched Telephone Network) sulla quale 
  l'informazione, partendo 
  dalla semplice coppia (doppino) di fili in uscita dalla nostra presa, 
  attraversa numerosi dispositivi di selezione e smistamento, per rientrare 
  attraverso il doppino cui è collegato il modem remoto:
      | poichè viene utilizzato un 
canale vocale, pensato in origine per supportare segnali analogici di 
  frequenza compresa (banda 
    passante) tra 
    300 Hz e 3,1 kHz (quelle dei toni  di una voce umana) 
  la loro baud rate non potrà essere 
  superiore a questo valore, ma per motivi tecnici sarà ristretta a 
  2400 baud (2,4Kbaud) |  
      | i primi modem si limitavano semplicemente a modulare la 
    portante con sole 2 frequenze, una per il livello logico  
    1 
    e l'altra per quello 0; uno dei compiti 
    dei moderni modem è invece quello di generare segnali analogici compatibili 
    con il  
canale vocale, affidando (codificando) 
    le informazioni a più di  bit e operando su esse una compressione |  
      | per esempio con lo standard 
V.32bis si usa la 
Quadrature Amplitude Modulation, in grado 
di raggiungere una bit rate 
di  14400 
  bps; questo non significa che il segnale coinvolto abbia frequenza di 
  14,4 kHz ma che, utilizzando la massima baud rate 
  possibile, ad ogni suo periodo sono affidati 6 bit
(2400
  baud x 6 bit =
  14400bps = 14,4Kbps) |  
      | Il modem che opera sotto lo standard descritto 
ha quindi una velocità 6 volte maggiore [ma 
sarebbe più corretto dire: trasferisce una quantità 
di dati 6 volte maggiore] rispetto 
ad un modem a 
2400 bps, anche se la 
frequenza del segnale [portante] 
è la stessa in entrambi i casi, limitata a 
  2400 baud dalla larghezza di banda 
della linea telefonica |  
   
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