| 
      Sezione | 
      
       
   
    
      Indirizzi Base
    
    
    
      Registri Interni
    
      | 
    
| Capitolo 1 | 
| Il Processore e il Debugger | 
      DEBUG 5/22 [33 di 60]  | 
 
  | 
| 
       
  
    
      
        | 
      
       
  | 
      Aggiornato 24 settembre 2003 e 17 febbraio 2005 | 
| 
     | 
    
  | 
  
| Va sottolineato che è possibile caricare un file anche senza specificarne il nome dopo la parola Debug; lo si può fare con 2 comandi consecutivi, dal suo interno: | 
| 
          
         | 
      
   
          Se fai click sull'icona a 
          sinistra si apre l'Ambiente Assembly
          
          e puoi 
           
          
          provare DEBUG 
           
          
           on-line. Scegli il pulsante di opzione "Aprire il file" o "Esegui l'applicazione" e conferma con OK. NB: alcuni gestori di protezione (per esempio SP2 di WinXP) non ti consentono questa operazione: in questo caso scrivi c:\arch-lab\bin\sys\assembler.pif direttamente nel campo indirizzo del Browser  | 
    
      ![]()  | 
    |
| 
     
  | 
  
| con N nomefile.ext: dopo aver confermato con Invio non sembra succedere niente; in realtà il gestore viene avvisato che dovrà cercare un programma con nome (NAME) nomefile ed estensione ext. | |
| con L, LOAD, confermato da Invio, il debug è costretto a cercare il file e a caricarlo in memoria; solo se non lo trova segnalerà errore (File not found o Impossibile trovare il file). | 
| Da notare che il comando N deve essere fornito anche quando desideriamo fare l'operazione opposta: talvolta può essere necessario salvare un nostro lavoro originale, appena creato in memoria, o salvare con altro nome un file caricato in precedenza. Anche questa operazione si può fare con 2 comandi consecutivi: | 
| 
     
  | 
  
| 
               
                | 
            
| 
     
  | 
  
| Il comando W, WRITE, è complementare al precedente e permette di scrivere una quantità di bytes sul disco (fisso o floppy). | |
| Entrambi i comandi digitati insieme a N hanno la loro dignità e saranno trattati più avanti, in modo autonomo e completo; in particolare il secondo (W) non avrà l'effetto desiderato se non sarà specificato il numero di bytes da salvare... | 
| 
     | 
    
  | 
  
| Prima di spingere a fondo la conoscenza di Debug espletiamo la formalità di descrivere il comando per uscire: premendo Q ,QUIT, ogni operazione svolta fino a quel momento viene persa irrimediabilmente (dopotutto siamo in ram) e il controllo viene ceduto di nuovo al sistema operativo. | |
| Non dimentichiamo dunque di salvare l'eventuale file ospitato, magari con altro nome, per fissare sulla memoria di massa i cambiamenti effettuati. | 
  | 
| 
      
       |  
    Capitolo 1 | 
      
       | 
    DEBUG 5/22 | 
    
    ![]()  | 
    
    ![]()  | 
    
    ![]()  | 
 ||
| 33 di 60 | 
      
  | 
    
| 
     
  | 
  
        
  | 
    
        
  | 
    
| 
      
         
        Home 
     | 
      
  | 
    |||||||
      
  | 
       
          
        Motore Ricerca  | 
      
  |