  | Cominciamo con i  dati a 8 bit
    (byte), definiti cioè con  DB
    (Define Byte); nonostante l'apparenza l'assemblatore riserva per essi
     uno  o più bytes di memoria, di solito inizializzati con valori che rappresentano
      numeri interi, stringhe
    con uno o più caratteri,  espressioni costanti (come 5*2): 
		      
      
      ATTRIB     DB      0FH                             ;numero esadecimale 
        datoB    DB
        15            
        ;numero decimale 
        binarioB DB 00001111B     
        ;numero binario 
        ignotoB  DB      ?             
        ;dato non inizializzato 
                 ;---------------------------------------- 
        testo       DB      'Esempio di testo',00H ;stringa Ascii 
                 ;---------------------------------------- 
        tabella  DB      01,'   Lunedì',00H ;  
                 DB 03,'Mercoledì',00H
        ;  tabella 
                 DB      02,'  Martedì',00H
        ;  
        tabellaB DB      01H, 02H, 03H, 04H ; 4 dati a 8 bit 
                 ;---------------------------------------- 
        areaZerB DB      16 DUP (00H)       ;16 bytes a 0 
        areaTxt  DB      16 DUP ('GIO_2001');16*8 caratteri | 
       
     
		
			  | i primi 3 sono esprimono lo stesso numero
        in esadecimale, in decimale e in binario; notare la H
        finale nel primo e la B finale nel
        terzo, mentre nel secondo non è necessario aggiungere nulla. |  
			  | il dato successivo è certamente a 8 bit
        ma il suo valore non è inizializzato:
        spetta alle istruzioni del programma dare valore iniziale al contenuto
        di questa locazione, a dimostrazione del fatto che tutti i dati che
        stiamo descrivendo sono sostanzialmente variabili. |  
			  | l'etichetta testo
        mostra una stringa terminata con un byte a 0:
        anche le sequenze di caratteri Ascii sono dunque di tipo byte: ciascun
        carattere è infatti associato ad un byte. La stringa può essere lunga
        fino alla fine della linea. |  
			  | l'etichetta tabella
        mostra la tecnica migliore per definire serie
        di dati, anche costituite, come in questo caso, da più tipi;
        naturalmente nel caso di una sequenza di numeri (come per tabellaB)
        la dimensione per ciascuno di essi è 8bit. Da notare la necessità di
        definire solo un'etichetta: l'inizio di ogni "voce"
        delle tabelle è facilmente ricostruibile con una semplice somma. Da
        notare anche che gli elementi di ogni riga sono separati
        da una virgola. |  
			  | le 2 definizioni successive sono
        particolarmente degne di nota per la presenza dell'operatore
    
        DUP: all'etichetta areaZero
        corrisponde una zona di  16 bytes a 0 e a areaTxt
        un'area di 128 bytes contenente  16 volte gli otto bytes della stringa
        Ascii 'GIO_2001. |  
		 
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